«Sulle concessioni balneari e l'economia del mare, il governo apre oggi un tavolo tecnico con l'obiettivo di approdare a un testo di regole condivise entro la metà di gennaio 2022. Oggi al MISE i ministri incontreranno le imprese del settore e i loro sindacati. È di fondamentale importanza che il governo si affretti a realizzare una legge che si accordi con la normativa Bolkestein per evitare che ci sia un arresto degli investimenti e un conseguente blocco del settore causato dall'incertezza normativa. Per poter affrontare le procedure di gare bisogna accelerare la mappatura delle imprese tramite un censimento puntuale delle concessioni per poter distinguere chi opera nella legalità, gestendo le imprese del mare con dedizione al lavoro, dalle storie di criminalità. Il turismo vale un sesto dell'economia italiana, e le concessioni balneari sono un perno importante di questa filiera. Il confronto su questo tema deve essere serrato per ottenere finalmente una legge nazionale sul demanio marittimo che definisca gli equilibri del rapporto tra spiaggia pubblica e spiaggia privata secondo criteri nazionali equi. Le spiagge devono continuare a essere volano dell'economia del nostro Paese.»
Cara Virginia, si parla tanto, ma nessuno ha mai messo in pratica un piano serio per il turismo!
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