«Per molti mesi, sulle ali dell'entusiasmo, sono stata convinta che avrei lavorato fino al giorno in cui sarebbero arrivate le contrazioni. L'ospedale dove intendo partorire peraltro è vicinissimo alla Rai, pensavo: sarà una passeggiata (va bene magari un po' di corsa, ma una passeggiata). Uscirò dopo aver partorito, e qualche giorno dopo sarò di nuovo in onda, in fondo sto bene (scongiuri del caso), ho una super squadra che lavora con me, ho un compagno e dei nonni che mi aiutano con il mio primo figlio, perché dovrei fermarmi? E invece mi fermo. Mi fermo perché a volte va bene dire: non ce la faccio. Lo ha fatto qualche settimana fa la premier neozelandese Jacinda Ardern con una modernità ed un coraggio che ho trovato ammirevoli per una donna nella sua posizione: “non ho più benzina nel serbatoio”, quindi mi fermo, e questo non toglie nulla a quel che ho fatto fin qui. Ecco, io, nel mio piccolo, non riesco più a fare la giocoliera tra un programma televisivo quotidiano, un podcast 6/7, un figlio di un anno e un altro in arrivo. Ho sempre avuto paura che fosse una debolezza ammettere di non farcela, invece ho capito che la maturità è anche sapere quanto chiedere a se stessi, riconoscere che a volte la priorità non è il lavoro, e che questo non ci rende meno validi o meno affidabili. Per quasi un centinaio di puntate ho ascoltato storie di famiglie, le ho ascoltate mentre dentro di me cresceva un altro pezzo della mia famiglia; forse a volte mi sono commossa troppo presto, ma che ci volete fare, diamo la colpa agli ormoni. “Nei tuoi panni” andrà in onda per questa stagione fino al 3 marzo (al nono mese della mia gravidanza) ma dopo il parto mi prenderò una pausa, fino all'autunno. Vorrei dire grazie a tutte le persone che ci stanno mettendo il cuore e la fatica insieme a me, e sono tante, grazie alla Rai (due nomi in rappresentanza di molti: Simona Sala e Massimiliano De Santis) ed Endemol, per essere rimasti sempre “in ascolto”, per avermi chiesto ogni giorno “Stai bene? Te la senti?”; forse senza la loro voce avrei fatto più fatica a riconoscere la mia, che da dentro, per la prima volta in 36 anni, mi diceva: è ora di fermarsi. Ed è giusto così.»
Cara Mia Ceran, non devi assolutamente giustificarti, fermarsi è la cosa più giusta, anzi quando vedo una conduttrice incinta agi ultimi mesi mi mette un po' di ansia! Il programma come rivela la conduttrice di Raidue, andrà in onda fino al 3 marzo, però non ho compreso bene se le puntate siano già tutte registrate! 🤔
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